lunedì 6 aprile 2009

da notiziegay.com

pubblichiamo la seguente riflessione certi che farà piacere anche al suo autore, Marino Buzzi, visto che combattiamo per la stessa causa: l'Antifascismo.

E dire che in Italia esiste la legge n. 645 del 20 giugno 1952 che, in teoria, dovrebbe punire l’apologia del fascismo. In pratica credo che questa legge non sia mai stata messa in atto visto che si è permesso ad un gruppo di neofascisti di riunirsi pubblicamente. Si è permesso ai partecipanti di fare saluti romani e di sventolare croci celtiche. Che in questo paese il fascismo non sia più considerato un reato è un dato di fatto visti i continui tentativi di 
“riscrivere” la storia e visto che è arrivata anche la benedizione del clero che permette a tale Padre Tam (prete lefebvriano) di partecipare a queste riunioni, di fare il saluto romano e di venire, addirittura, candidato a sindaco di Bologna.
E tutto questo nel silenzio delle istituzioni e della chiesa.
Che cosa ci faccia un uomo che dovrebbe, in teoria, essere vicino ai poveri, ai diseredati del mondo, ai meno fortunati, ai diversi, in un gruppo che inneggia all’odio razziale è un mistero ben più arduo del previsto. Quest uomo, che con Dio ha ben poco a che fare, veste il proprio abito talare come se fosse una camicia nera. Egli è rimasto ai tempi dell’olio di ricino e non si è accorto che certi orrori del passato, ormai, rivivono solo grazia all’ottusa ignoranza di gente come lui.
Ora si vuol cercare di mascherare questo tipo di raduni per libertà di pensiero, di riunione, di parola.
In realtà l’unica libertà è quella di mostrare all’Italia intera la pericolosità di un passato sempre pronto a tornare.
La cosa più triste è che il vaticano non sembra interessato a prendere provvedimenti contro un prete che, di fatto, tradisce il proprio mandato e dimentica quello che dovrebbe, in teoria, essere il senso della religione.
Se questo prete si fosse innamorato o avesse avuto un figlio sarebbe stato immediatamente scomunicato.
Questo incredibile, vergognoso, silenzio da parte delle istituzioni e da parte del mondo religioso e del potere vaticano mette in evidenza come negli ultimi anni le cose siano precipitate. Ormai è chiaro che una parte dei cattolici è apertamente schierata con questa gente.Mi chiedo sino a che punto potremo arrivare e se dobbiamo cominciare ad avere paura dei manganelli e delle nuove camice nere che, purtroppo, vengono indossate come abiti talari.
Marino Buzzi

http://www.notiziegay.com/?p=26650


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