Ma davvero qualcuno vuole uccidere Berlusconi?
Forse si, ma non quelli che dicono.
Da una settimana “Il Giornale” ha iniziato a martellare sul tema della campagna di odio della sinistra che preluderebbe ad un attentato al Cavaliere. La cosa è iniziata con un pisquano qualsiasi, presentato come “un dirigente del Pd” (segretario di un circolo di paese) ed è proseguita con una generica segnalazione dei servizi sul pericolo di un attentato da parte di qualche esaltato per arrivare, ieri, alla notizia che in ben 11.000 siti si rintraccerebbero progetti omicidi del genere. C’è da prendere la cosa sul serio? Ovviamente no, messa in questi termini: se ripetessero l’esperimento sui siti con il nome di Obama troverebbero un milione a passa di cose così, ma, appunto, non è così semplice che un esaltato possa arrivare a colpirlo. Anzi, non è che i servizi ci facciano una gran bella figura prendendo sul serio un allarme del genere, peraltro così generico e fumose: uno squilibrato è per definizione imprevedibile, può agire oggi o fra 5 anni, senza alcuna logica ed, allora, su cosa si regge questa segnalazione? L’esposizione mediatica di Berlusconi? Ma Berlusconi è sempre sui mezzi televisivi così come lo è Benedetto XVI: dibbiamo prevedere un attentato al Papa? Poi si immagina che un uomo protetto dai servizi di Stato, da quelli della Mediaset e, forse, anche da quelli di un”paese amico ma non alleato” non sia così facilmente vulnerabile. Dunque, possiamo liquidare tutto come la solita campagna vittimistica di Berlusconi, contro al sinistra che lo perseguita? Forse le cose non sono così semplici. Certo, un pericolo reale non viene nè dalle pretese nuove Brigate Rosse o dagli anarco insurrezionalisti, nè dai ragazzi dei centri sociali o dalla Cgil ecc. Questo però non vuol dire che le cose siano poi cosi calme. In primo luogo: c’è una tensione evidente e palpabile nei rapporti fra Usa e Italia ( e si pensi all’attacco di Luttwak a Berlusconi di qualche giorno fa) che si estende anche ad altri servizi occidentali come quello inglese (si pensi alla sparata sugli accordi fra il Sismi ed i talebani in Afghanistan) Ci sono anche strani movimenti tutti da capire, come l’improvviso viaggio in Russia di Berlusconi –con la risibile spiegazione della prossimità del suo compleanno a quello di Putin-. E c’è un evidente terreno di scontro su questioni petrolifere (ma ne parleremo nella prossima occasione). Ed allora la segnalazione del Sismi di possibili attentati può avere una chiave di lettura diversa: dire nuora perchè suocera intenda. Forse ci si riferisce a qualche altro piano di attentato molto più temibile e... chi deve capire capirà.
Nessun commento:
Posta un commento