giovedì 22 ottobre 2009

Il commento di Roberto Duiz

TACA LA BALA
Lo scolapasta sulla testa del ct permaloso

Chiusura degna di uno sguaiato talk show televisivo quella della parentesi azzurra che è valsa all'Italia la qualificazione al Mondiale. Il mesto spettacolo offerto a Parma contro Cipro ha stimolato nel pubblico solo fischi e slogan pro-Cassano, il grande escluso. Lippi, c.t. campione del mondo di calcio e di permalosità, l'ha presa malissimo e ha replicato in differita, a partita conclusa, rimandando tutti gli insulti al mittente. Non è bello, ma tant'è. Marcellone da Viareggio sta già scavando la trincea che in Germania si è rivelata un riparo vincente. Dentro lui i suoi prodi, acquattati in attesa di un assalto alla baionetta, e fuori tutti gli altri. Non c'è che da lasciarlo lì, col suo scolapasta in testa, e accogliere con sollievo il ritorno del campionato. Se l'Italia ha mantenuto l'imbattibilità nel girone di qualificazione lo deve soprattutto a Gilardino, autore di quattro gol in quattro giorni, tre dei quali nello spazio di un solo quarto d'ora. E' in gran forma, il Gila. E oggi è già di nuovo in campo a Torino, dove ritroverà sei dei suoi compagni d'avventura in azzurro, tutti con una maglia diversa dalla sua, però, a righe bianconere.Juventus e Fiorentina formano la coppia di scorta nell'attuale classifica, due punti dietro Sampdoria e Inter, coppia in prima linea. Poiché la giornata prevede che i blucerchiati scendano nell'arena laziale e i nerazzurri in quella genoana ci potrebbe anche stare, per l'una o per l'altra, un sorpassino. Difficile che bianconeri e viola ammicchino ad un accomodante pareggio. Gilardino ha un motivo in più per confermarsi killer spietato, visto che dall'altra parte gioca Amauri, candidato ad insidiarne la titolarità in nazionale. La Juve deve fugare i dubbi sul suo ruolo di principale antagonista dell'Inter, amplificati dal capitombolo a Palermo prima della sosta. A tutto questo si deve aggiunge la storica rivalità tra due squadre che raramente si risparmiano quando si affrontano. Subito dopo Genoa-Inter. Quanto basta, insomma, per togliere il proscenio alla nazionale e dare a Lippi tutto in tempo di ricomporsi dietro le quinte.

Nessun commento: