SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE
AL Crt – Teatro dell'arte -
di Paolo Bignamini
www.ilsole24ore.com
Attuale e puntuale come ogni spettacolo di Renato Sarti, debutta al Teatro dell'Arte dopo l'anteprima estiva «Il sogno di una notte di mezza estate» rivisitato e corretto in chiave "sociale".Uno spettacolo che fa parlare Shakespeare di società e diversità, forzando (ma non troppo) l'allestimento e svelando un'originale strada interpretativa: «anche se le frontiere cadono, la parola sconfinamento sa di azzardo, di pericoloso, specie se la frontiera in questione non divide le nazioni ma i territori della mente e dell'immaginario. Esiste la tentazione. Esistono le tentazioni».
Questo sostiene Sarti, fondatore e animatore del Teatro della Cooperativa che nel panorama teatrale milanese e non solo ha saputo guadagnarsi una solida credibilità che va ben oltre l'apparente "militanza politica".
Perché le cose stanno così: solo all'apparenza il teatro di Sarti è teatro politico. Piuttosto, si tratta di un mood civile di intendere l'arte della scena (da «Mai morti» a «Nome di battaglia Lia», passando per Bernhard, che Sarti ha dimostrato di maneggiare e conoscere con sicurezza) che rispecchia una profonda onestà intellettuale. Così come solo apparente è la prima impressione di mistero per chi si accosta al "sogno": «in realtà – spiega Sarti – si tratta di una delle analisi più scioccanti e lucide della realtà: un meraviglioso gioco teatrale, popolare, lieve e comico, che non deve trarre in inganno. L'opposizione tra normalità e anormalità è qualcosa di ben più complesso e non si può esaurire sul piano morale. Il Sogno tratta del confine sottile che separa e congiunge la realtà e il sogno, il quotidiano e il mito, ciò che accettiamo e ciò che neghiamo a causa di certe convenzioni sociali, svelando così tutta la fragilità di questa distinzione. Questo capolavoro, a distanza di secoli, rimane un'autentica mina vagante posta dal buon vecchio William sotto le poltrone dei nostri comodi salotti».
Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare
traduzione, adattamento e regia Renato Sarti
con Sara Bellodi, Marco Brinzi, Antonio Casella, Giorgia Coco, Martina De Santis, Rufin Doh Zéyénovin, Federica Fabiani, Silvana Figueira de Oliveira, Mario Gualandi, Sonia Litrico, Fabrizio Lombardo, Milvys Lòpez Homen, Marta Marangoni, Rossana Mola, Elena Novoselova, Dijana Pavlovic, Domenico Pugliares, Sara Urbanproduzione Teatro della Cooperativa
Al Crt – Teatro dell'Arte dal 10 ottobre al 2 novembre – in prima nazionale
Info: tel. 02881298 - www.teatrocrt.it
martedì 28 ottobre 2008
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