mercoledì 30 settembre 2009

Il commento di Saverio Ferrari

MARIO BORGHEZIO A CONVEGNO CON CUORE NERO
QUANDO LE DESTRE SI CONFONDONO

Mario Borghezio è atteso per sabato prossimo a Milano. Motivo: un convegno dal titolo “Che razza di scuola sarà” nella sede di Cuore nero, in via Pareto 14. Con lui anche Davide Di Stefano, il responsabile nazionale del Blocco studentesco.
Le simpatie dell’europarlamentare della Lega per l’estrema destra sono arcinote. Non solo per via dei suoi trascorsi in Ordine nuovo. Fu anche arrestato il 12 luglio 1976 a Ventimiglia, sorpreso a trasportare volantini inneggianti all’assassinio del magistrato Vittorio Occorsio, freddato a Roma solo due giorni prima da una sventagliata di mitra proprio da un nucleo di On capitanato da Pierluigi Concutelli. Occorsio era il giudice che aveva avviato il procedimento giudiziario per ricostituzione del partito fascista nei confronti del gruppo che, a seguito del processo, nel novembre 1973, venne sciolto. Più recentemente Mario Borghezio, nel 2002, tra luglio e settembre, prima partecipò a un paio di convegni di Forza nuova contro l’Islam e l’antifascismo, definito “maschera e arma di comunismo e poteri forti”, poi tra ottobre e novembre si rese protagonista di un giro di comizi con la formazione di Roberto Fiore toccando importanti città italiane, tra le altre, Milano, in piazza del Duomo, titolo della manifestazione “Orgoglio Padano, orgoglio Cristiano”, e Roma, in piazza S.S. Apostoli, raduno celebratosi con lo stesso segretario nazionale di Fn, conclusosi con tanto di saluti romani, costringendo la stessa Digos ad avviare un’indagine.
Un sodalizio così stretto, quello tra Borghezio e Roberto Fiore, al punto che qualcuno pensò si stesse lavorando a un’alleanza organica. Ma poi, dopo il viaggio a Gerusalemme di Gianfranco Fini, presidente di An, nel novembre 2003, che originò la famosa dichiarazione sul fascismo come “male assoluto”, venne anche lo strappo di Alessandra Mussolini che dette vita a quel cartello elettorale con Forza nuova, la Fiamma tricolore ed il Fronte sociale nazionale, che di lì a poco assunse la denominazione di Alternativa sociale. I rapporti si allentarono. Eppure Mario Borghezio, dal canto suo, ce l’aveva messa davvero tutta. Presidente dei cosiddetti Volontari verdi, guidati da tal Max Bastoni, ex missino, noto per l’inqualificabile slogan razzista “Bastoni agli immigrati”, aveva propagandato tramite il sito dell'associazione i testi sul “sangue e la razza” di Julius Evola e Franco Freda come “letture consigliabili”. Si era anche adoperato affinché venisse adottato all’interno degli stessi Volontari il “Trifos” o “Triskel”, una sorta di svastica a tre gambe, già utilizzata dalle Waffen-Ss belghe e in seguito, a livello internazionale, anche da diversi gruppi neonazisti in Europa e in Sud Africa.Ora ci riprova. Il richiamo deve essere irresistibile. I camerati di Cuore nero sono per altro da tempo in difficoltà, sia a causa di una consistente fuoriuscita di militanti nei mesi scorsi (passata dai media sotto silenzio) transitati direttamente al Popolo delle libertà, sia per lo scarsissimo seguito nelle scuole milanesi ottenuto dal Blocco studentesco. L’aiuto di Borghezio non poteva mancare. D’altronde, solo nel marzo di quest’anno il nostro aveva avuto l’onore di essere inserito in un'inchiesta, trasmessa da Canal Plus in Francia, dedicata all’estrema destra in Europa. Nelle immagini in questione è possibile vedere, ma soprattutto sentire Borghezio, ospite del movimento francese Nissa Rebela, il cui leader Philippe Vardon è già stato condannato Oltralpe per islamofobia e ricostituzione del partito fascista. Non accortosi di come le telecamere lo stessero ancora seguendo e registrando consigliava: “Occorre insistere molto sul lato regionalista del movimento. È un buon modo per non essere considerati immediatamente fascisti nostalgici, bensì come una nuova forza regionalista, cattolica eccetera eccetera… ma dietro tutto ciò, siamo sempre gli stessi”. Mai avuto dubbi in proposito.


SAVERIO FERRARI
Milano, 2 settembre 2009

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